Messico

Quando si pensa al Messico le prime immagini che vengono in mente sono le spiagge bianche caraibiche dello Yucatàn e le famose piramidi Maya di Tulum e Chichen Itza.

Quindi ricordo bene gli sguardi meravigliati degli amici quando comunicavamo la nostra prossima partenza, il giorno di Natale, per il nostro primo viaggio in Messico, dalle montagne del Michoacàn alla Bajja California. Non verso le mete più conosciute e sognate da tutti, ma verso luoghi nascosti al turismo di massa, alla ricerca di vasti spazi desertici ed incontri unici con una fauna molto particolare.

Dicembre 2021 – gennaio 2022

Il mondo in tasca - Messico - Reportage

La prima settimana di viaggio, dopo l’imperdibile visita alle affascinanti piramidi di Teotiuacàn, alle porte di Città del Messico, è stata dedicata ad un fenomeno naturale davvero unico: la migrazione delle farfalle monarca! Si tratta dell’unica migrazione di farfalle al mondo, visibile solo sulle montagne del Michoacàn a 3000 metri di quota, dove i graziosi insetti vengono a svernare dopo un lunghissimo viaggio dal Canada orientale, che nessun esserino compie due volte nell’arco della breve vita. Anche per gli scienziati resta infatti un mistero come facciano le farfalle a tramandarsi la rotta di generazione in generazione. Quando ci si corica nell’aria rarefatta, ai piedi degli alberi che ospitano i grappoli di farfalle in semi-letargo, si percepisce tutta la magia di questo fenomeno naturale: nel silenzio assoluto è possibile percepire il lieve battito delle fragili ali che cercano di scaldarsi… e il cuore dello spettatore ha un sussulto.

Il piccolo paesino di Macheros, che fieramente proclama che il numero di cavalli supera nettamente quello degli uomini, è in prima linea per la salvaguardia di questo habitat così fragile, ma fondamentale per le farfalle monarca, e ci ha accolto amorevolmente. Una passeggiata tra gli artigiani locali ci ha regalato piacevole sorprese: la creazione delle pentolacce di cartapesta immancabili alle feste di compleanno, alcuni oggetti magistralmente creati con gli aghi di pino, la raccolta della resina per unguenti e colle.

Il lago Pazcuaro, dove si dice si svolgano i più pittoreschi festeggiamenti del dìa de los muertos di tutto il Messico, ci ha accolto con meravigliosi presepi artigianali, incontri tribali, mercati variopinti e uno squisito gelato qui chiamato nieve. Festeggiare il Capodanno qui è stato davvero come sentirsi a casa, con cari vecchi amici. Ma la più bella scoperta della zona è stata indubbiamente la cittadina di Morelìa, dove saremmo rimasti volentieri a lungo, merito delle sue bellezze architettoniche, dell’allegria tipica di una città universitaria e quell’atmosfera autentica che pochi luoghi sanno trasmettere.

Un comodo ed economico volo ci ha poi catapultati nella goliardia di Los Cabos, l’estrema punta della stretta penisola della Bassa California. Qui il deserto incontra due mari, si respira ogni giorno dell’anno l’aria di vacanza e la gente emana una gioiosa voglia di vivere e fare costantemente festa! Allontanandosi da qui però il silenzio prende il sopravvento, il paesaggio si fa desertico e gli orizzonti infiniti. Se all’interno si celano scenografiche missioni gesuitiche, tuffarsi nelle calde acque del Mar di Cortez è come entrare in un vero e proprio acquario costellato di spiagge e isolette paradisiache. Ma ciò che ci ha attirato in questa splendida parte di mondo in pieno inverno è in realtà l’immenso Oceano Atlantico: se in estate sulle spiagge di Scorpion Bay si radunano i migliori surfisti di tutto il mondo, nei mesi più freddi le megattere scelgono le baie protette della penisola per dare alla luce i loro piccoli, e qui è possibili avvicinarsi a questi giganti buoni sino quasi a toccarli. Se raggiungere la Laguna di San Ignacio su strade sterrate circondati da un’infinità di cactus candelabro fa già parte dell’avventura, addormentarsi sotto il cielo stellato in una casetta di legno sulla spiaggia con gli ululati di coyote e i soffini delle balene ad interrompere il silenzio è stato qualcosa di meravigliosamente incredibile ed indimenticabile… e lasciare la baia davvero difficile.

Il mondo in tasca - Messico - Reportage

Questo è stato il nostro primo viaggio in quattro

e sicuramente uno di quei viaggi che rimangono scolpiti nel cuore, fatto tanto di immensi spazi solitari quanto di gente allegra e festaiola, di colori accesi, di cibo squisito; con uno stile di vita più lento ed a contatto con una natura strepitosa… e già non vediamo l’ora di tornare in questo splendido paese.

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